giovedì 17 gennaio 2013

Benedusi, Gastel, Thorimbert e qualche smorfia!

La fotografia... Che rapporto ho con la fotografia? Beh ha iniziato a far parte della mia vita molto presto credo avessi circa 15 anni quando ho scattato il mio primo book...
Non è facile entrare in intimità con la macchina fotografica, non è facile essere morbide ma concentrate e nemmeno essere te stessa e ancor meno riuscire sempre a interpretare quello che ti chiedono... Insomma i primi anni non mi sono mai goduta il momento, perché ero sempre molto tesa, sempre troppo concentrata e mai troppo spontanea, si ok mi piacevo e mi piaceva farlo ma boh... Credo che nemmeno durante la partecipazione a Italia's next Popop Model (come lo chiamiamo noi ragazze...) sia mai riuscita a pieno ad essere come avrei voluto io... Anche se la foto in mezzo ai maiali in lingerie La Perla scattata da Settimio Benedusi ce l'ho ancora adesso appesa in camera...

 Credo che sia stato proprio lui il primo a fotografare la vera Elisa, negli scatti fatti per Max Casting qualche anno fa ormai... Il suo obiettivo non mi ha catturata solo fuori ma anche dentro, in quegli scatti non c'era solo una bella ragazza con le tette di fuori ma anche una Elisa un po' timida e impacciata, romantica con una giacca Dior prima collezione comprata apposta per me da una persona che mi conosceva bene in un mercatino a Londra e con un tendone rosso stile vecchio cinema alle spalle... In quelle fotografie non c'è solo un bel corpo ma una storia... Quel giorno ho capito cosa la fotografia rappresentasse per me, è stata come un'esplosione perché da quel momento in poi è diventata quasi un'ossessione (in senso buono), ho iniziato a studiare...la mia mimica, le mie espressioni, i miei lineamenti anche le mie smorfie (e io vi assicuro che ne faccio milioni dal naso a draghetto che i miei amici conoscono bene alla ragazza senza bocca che è terrificante...) ho messo in tasca quanti più consigli possibili e poi quasi per gioco e un po' per noia ho iniziato a stare da tutte e due le parti dell'obiettivo, all'inizio ragazzi non vi voglio raccontare tra occhi chiusi, pose da postal market e facce improponibili... se devo essere sincera i primi tempi vuoi che non ero attrezzata vuoi che non ero capace gli autoscatti facevano cagare quindi ho deciso di prenderci la mano fotografando tutti gli esseri viventi che mi passavano per casa...





 Ho obbligato tutti e quando dico tutti intendo tutti per cui anche nonna Mariuccia (sulla quale poi farò un post a parte perché lei è un genio) a posare per me... Sono stata così pesante che per un po' nessuno è più venuto a trovarmi... Poco male, qualcosina avevo capito, mi sono attrezzata con un cavalletto a 9.99 che fa sempre la sua porca figura un telecomandino che ogni giorno maledico perché sarebbe per scattare da lontano ma il filo è lungo 5 cm e una Canon che mi hanno regalato per Natale... All'inizio credo che su 100 foto ne uscissero una massimo due decenti, poi pian piano cioè pian piano poi dopo "cinquecentomilionidimiliardi" di scatti e parolacce le cose hanno iniziato ad andare meglio... Anche se ancora oggi ci sono le giornate no...
Tutto questo esercizio mi è servito davvero tanto, sia per conoscere meglio me stessa sia per capire come pormi alle macchine fotografiche senza sembrare un tronco che vuole fare la sexy... E l'anno scorso ho finalmente potuto mettermi alla prova con fotografi davvero molto importanti, lavorare con loro è stato davvero emozionante ma soprattutto istruttivo... Il primo servizio fotografico dell'anno l'ho scattato per il mensile Amica con Giovanni Gastel, non vi dico l'emozione...


 Lui e i suoi ragazzi sono davvero favolosi, ti mettono subito a tuo agio e ti fanno sentire come se fossi a casa...l'atmosfera in quello studio è davvero wow... E' stato bellissimo e soprattutto il servizio fotografico più fast (veloce) forse di tutta la mia vita, Giovanni in pochissimi scatti riesce ad ottenere quello che stava cercando... Sono onorata di avere la prima fotografia che mi ha scattato appesa in camera... Poco dopo un altro grosso colpo... e un altro grande fotografo, Toni Thorimbert... ognuno di loro ti vede in modo diverso, ti interpreta e ti immagina a modo suo... Quando scatti non sei tu e l'obiettivo, sei tu, lo scrittore della storia qualche luce e l'obiettivo, che non è altro che la pagina bianca su cui poter finalmente scrivere quel viaggio mentale...
Anche lo studio di Toni è fighissimo e l'atmosfera è molto casa... C'era anche Letizia il giorno degli scatti che come al solito mi ha resa favolosa come dice lei, buona musica che non può mai mancare e via... ero molto emozionata anche quel giorno, è stato magico...



Su quegli obiettivi non si stampa solo un'immagine ma un piccolo frammento di anima perché sono fotografie vere e profonde, dove c'è uno scambio di emozioni...


Ok scusate mi sono appena resa conto di avervelo raccontato stile nonna Elisa e i suoi famoserrimi sogni di gloria... insomma la macchina fotografica è un oggetto davvero molto importante della mia vita...tanto da convicermi che a questo aggeggio un tributo con l'inchiostro andava fatto... E così fù! The End!


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